Il piatto (o tagliere) ad orologio è il must per gustare al meglio i formaggi in compagnia degli amici e dei parenti, un’esperienza divertente, raffinata e interessante. Ma come preparare una degustazione formaggi da veri intenditori?
Oggi vi raccontiamo la storia e la teoria del tagliere, come disporre i formaggi per conquistare gli ospiti, perché è così importante seguire alcune semplici regole e in che modo questa forma di consumo del formaggio dalle umili origini ha conquistato le nostre tavole in una veste nuova ed elegante.
Il successo del tagliere
Oggi, all’ora dell’aperitivo, il tagliere misto la fa da padrone anche nei locali più blasonati. Bisogna ricordare però che, nei secoli passati, il formaggio era un cibo ideale soprattutto per la dieta dei più poveri, perché adatto alla conservazione prolungata e ricco di proteine e altri nutrienti fondamentali, a fronte di un processo di preparazione relativamente semplice per chi aveva a disposizione animali da latte in casa.
Veniva di norma consumato su tavole o piatti di legno senza troppi complimenti, insieme a ciò che si aveva a disposizione, come pane o polenta e insaccati. Ecco perché l’esperienza di assaporare un formaggio tipico assume un valore culturale inestimabile: ci riporta in connessione con la storia e ci fa capire che la vera raffinatezza sta nella conoscenza e nella consapevolezza delle proprie radici.
Il formaggio giusto al momento giusto
La moda di proporre i formaggi alla fine del pasto è una pratica oggi superata, che deriva dall’alta gastronomia francese dei secoli scorsi per impedire che l’intensità caratteristica di molti formaggi d’oltralpe rovinassero le altre portate.
Oggi sappiamo che per godere al meglio di tutte le sfumature di sapore che compongono la nostra degustazione, i momenti più indicati sono tendenzialmente quelli precedenti ai pasti principali (in Italia, tra le 11:00 e le 13:00 e di nuovo tra le 18:00 e le 20:00) e non è questione di semplice fame. Infatti, quando lo stomaco è vuoto i nostri sensi sono estremamente ricettivi ed è proprio questo istinto animale una delle chiavi del successo del rituale dell’aperitivo.
Degustazione formaggi: come disporli “a orologio”
Sia che tu voglia utilizzare un classico tagliere in legno sia che gli assaggi siano presentati su piatto in ceramica bianca o su un piano di ardesia, i principi rimangono gli stessi e la regola d’oro è “non coprire mai il gusto del formaggio successivo”. L’ordine di conseguenza sarà in base all’intensità e complessità di gusto crescenti, generalmente (ma con le dovute eccezioni): formaggi freschi, semi-stagionati, stagionati, erborinati e aromatizzati. Sempre in senso orario, proprio come nell’orologio.Seleziona dai tre ai sei prodotti, non di più.
Puoi provare i nostri box assortiti, pronti per la degustazione, ideali per fare regali golosi!
Oppure puoi comporre la selezione a tuo piacimento sul nostro shop, esplorando tra decine di formaggi e prodotti tradizionali, come ad esempio:
- 1. Narciso, tomino fresco tradizionale piemontese
- 2. Castelrosso “Toma Brusca” a pasta acida
- 3. Maccagno Biellese, giovane e dolce, con note di burro
- 4. Madama Reale a lunga stagionatura
- 5. Gratin Blu, erborinato delicato e raffinato
- 6. Montanara al Peperoncino, per chiudere in bellezza
La temperatura di servizio incide notevolmente sull'esperienza di assaggio, quindi per prima cosa porta a temperatura ambiente i formaggi conservati in frigo, estraendoli 45–60 minuti prima della degustazione ma senza tagliarli. Le fettine di formaggio devono essere di circa 30 g ciascuna, grandi abbastanza da espandere il sapore, ma mai così tanto da riempire la bocca per intero. È bene anche mantenere la crosta su un lato affinché l’assaggio riveli tutta la complessità di gusto.
Proposte di abbinamento per la degustazione formaggi
Per segnare il punto di partenza e di arrivo della degustazione formaggi si può utilizzare miele e marmellate da abbinare ai formaggi disponendole sul piatto con un cucchiaino. Quest’ultimo è un tema molto complesso e in questo articolo ci limiteremo a consigliarvi alcuni squisiti abbinamenti disponibili sul nostro shop:- 1. Miele di castagno
- 2. Caldarroste al Rhum
- 3. Confettura Extra di Pere e Cannella
- 4. Composta di Cipolla Rossa
- 5. Senza dimenticare la Birra …
- 6. … e il Vino
È comunque consigliabile provare i formaggi prima al naturale per scoprire tutte le caratteristiche organolettiche. La procedura ufficiale dice: guardare, toccare, annusare e assaggiare. Tra un assaggio e l’altro si può mangiare un cracker, un grissino, noci, uva o anche una fetta di mela verde, per pulire il palato e prepararlo ai sapori successivi.
Ricordiamoci di dare la giusta importanza a tutti i sensi. La nostra bocca può percepire solo cinque gusti (dolce, aspro, salato, amaro e umami) e gli aromi sono essenziali per interpretare i sapori più complessi. Ma non solo, l’esperienza del mangiare è sinestetica per natura: coinvolge anche la vista, il tatto e addirittura il contesto emozionale.
Queste regole ci aiutano a vivere un'esperienza più completa, ma per un’ottima degustazione formaggi non serve certo essere professionisti. Il piatto (o tagliere) ad orologio è un viaggio nel gusto che serve a imparare qualcosa delle nostre tradizioni eno-gastronomiche, ma soprattutto a divertirci in compagnia sperimentando e condividendo le impressioni che ne derivano: l’ingrediente principale sono sempre gli amici.
Buona degustazione formaggi a tutti!